escursione salerno e paestum - escursione salerno - escursione paestum - escursione organizzata - escursioni sorrento - escursioni penisola sorrentina - escursioni costiera amalfitana

Home >> Escursioni >> Salerno & Paestum

Salerno & Paestum

Pick up direttamente dal proprio albergo o dal meeting point indicato, dove, si attraversano i comuni facenti parte della penisola sorrentina e si prosegue verso la Statale 145 "Sorrentina", da dove si può ammirare dall'alto la penisola sorrentina in tutto il suo splendore!!!

Salerno, seconda città della Campania, si trova a circa 50 km a sud di Sorrento. Il bel lungomare offre la possibilità di una gradevole passeggiata in relax come pure le viuzze del centro storico danno la possibilità di passare un po' di tempo vivendo la rilassante atmosfera della città e, perché no, facendo shopping nei suoi negozi.
Salerno era la capitale di un piccolo regno normanno nell'11emo secolo e qui è stata fondata la prima scuola di medicina in Europa.

La città di Salerno, contigua al mare, detto "Salum" e per il fiume che si chiama "Lirnum", dall'unione di questi due nomi fu detta Salernum. O diciamo che Salernum viene chiamata dal fiume Silarus della Lucania, prossimo alla città di Salerno o da "Sale" ed "Erno", già esistente nelle vicinanze della città o dalla Regina Elerna figlia di Noè.
Perciò riteniamo che, probabilmente Salernum fu fondata da Sale, pronipote di Noè, con il quale ha massima somiglianza nel nome. Salerno, famosa nel Medioevo per la sua brillante scuola di medicina che fondeva le conoscenze europee con quelle ebraiche e islamiche, offre anche la possibilità di visitare, vestiti in modo adatto, la notevole cattedrale di S. Matteo, costruita da Ruggero il Normanno nel 1076 e in cui fu sepolto Gregorio VII.

Capolavori di spicco sono i mosaici e i pulpiti (amboni), nonché una bella cripta barocca. Nel 786 Arechi II, principe longobardo, trasferì la sede del ducato di Benevento a Salerno, per sfuggire all'offensiva di Carlo Magno e garantirsi il controllo di una zona strategica al centro delle comunicazioni costiere ed interne della Campania. Con Arechi II la città conobbe un periodo di grande splendore, diventando poi centro di studi con la celebre "Scuola Medica Salernitana".

Salerno fu spesso attaccata dai Saraceni, che non riuscirono mai ad impossessarsi della città. Al dominio dei Longobardi seguì quello dei Normanni con la comparsa di Roberto il Guiscardo. In questo periodo vennero edificati la reggia (Castel Terracena), il maestoso Duomo e si diede grande impulso alla scienza portando la Scuola Medica Salernitana al suo più alto splendore. La città andò incontro ad un periodo di decadenza alla fine del XII secolo, con l'avvento degli Svevi: Arrigo VI distrusse la città, e Federico II perseguitando i cittadini annientò fiorenti centri; suo figlio Manfredi con l'aiuto di Giovanni Da Procida, riparò i torti di suo padre, facendo costruire il molo che ancora oggi porta il suo nome, e istituì la " fiera di San Matteo" o "di Settembre ".

Seguirono lotte civili e guerre per la successione, che condussero Salerno in rovina, gli ultimi "possessori" della città, i Sanseverino entrarono in contrasto con il governo spagnolo, determinando così la rovina dell'intero casato. Il 1600 fu un periodo doloroso per Salerno: peste e terremoti produssero innumerevoli vittime. Nel 1799 la città aderì alla Repubblica Partenopea, mentre nel periodo napoleonico salirono al trono prima Giuseppe Bonaparte e poi Gioacchino Murat, che nel 1811 emanò il decreto di soppressione della Scuola Medica Salernitana. Dopo l'unità d'Italia continuò un lento sviluppo urbano che vide la costruzione di grandi edifici pubblici e privati.

La città continuò a svilupparsi fino alla seconda guerra mondiale, fu teatro dello sbarco degli alleati e durante il dopoguerra è riuscita a crescere. Salerno si propone sempre più come una comunità accogliente per i turisti di tutto il mondo con l'incanto di un centro storico dove possono scorgersi tanto le tracce della sua antica storia, tanto il fervore delle botteghe artigiane e locali di aggregazione culturale e musicale vissuti da migliaia di persone.

Dopo la visita di Salerno si prosegue per circa 60 km. per scoprire l'affascinante sito archeologico di Paestum, dove, dopo tempo libero per il pranzo, si visiteranno gli scavi caratterizzati dai tre templi greci, la cosiddetta Basilica e i cosiddetti Templi di Poseidon e Atena. Tutti e tre, sorprendentemente ben conservati, in magnifico stile dorico e costruiti fra il 550 e il 450 a.C. Paestum fu uno dei centri principali della Magna Grecia. Le tracce più antiche di insediamento umano nel sito risalgono al Paleolitico; più consistenti sono le testimonianze relative all'età del Bronzo.

Intorno al 600 a.C., coloni greci provenienti da Sibari vi fondarono una città, cui diedero il nome di Posidonia, ed edificarono il grande santuario di Era poco a nord, presso la foce del fiume Sele. Alla fine del V secolo a.C. Paestum fu conquistata dai lucani, sotto i quali visse un periodo di prosperità e raggiunse la massima espansione territoriale; nel 273 a.C. i romani vi stabilirono una propria colonia, cambiando il nome della città con quello attuale. In età imperiale Paestum iniziò una lunga e progressiva decadenza, fino al definitivo abbandono, nell'VIII secolo, a causa dell'impaludamento della zona. La città, di cui è nota l'intera estensione, è stata solo parzialmente riportata alla luce attraverso gli scavi archeologici.

Delimitata da imponenti mura (V-III secolo a.C.), esibisce lungo la direttrice del cardo romano gli edifici principali: a nord si trova il tempio di Atena (un tempo creduto tempio di Cerere) del 500 ca. a.C.
Al centro si estende l'area pubblica, di due epoche distinte: sull'agorà della città greca si affacciavano 'Ecclesiasterion(costruzione per le riunioni dell'assemblea) del V secolo a.C. e un importante edificio a forma di sacello (forse luogo di culto o tomba dei fondatori della città). La città romana, invece, aveva qui il suo foro, con il comizio (per le riunioni dell'assemblea), il tempio della Triade Capitolina (Capitolium), la basilica; alle spalle del foro si ergevano l'anfiteatro (I secolo a.C.) e un ginnasio ellenistico con una grande piscina.

A sud era situato il grande santuario urbano di Era, con due magnifici templi dedicati alla dea, la cosiddetta "Basilica", del 540 ca. a.C., e quello chiamato "di Nettuno", del 460 a.C. I due templi, insieme a quello di Atena, costituiscono un complesso eccezionale, anche per l'ottimo stato di conservazione degli edifici, che sono fra i più alti esempi dell'ordine dorico in Occidente.
A ovest sono stati scavati vari isolati dell'impianto ortogonale, con abitazioni di età ellenistico-romana. L'intera area archeologica della città è stata inclusa dall'UNESCO nell'elenco dei siti di interesse mondiale, da salvaguardare come patrimonio dell'umanità.

Nei pressi della città, alla foce del Sele, si possono ammirare i resti del santuario di Era (Heraion), uno dei più importanti santuari greci su suolo italico. L'area sacra comprendeva, oltre a vari edifici secondari, un tempio maggiore e un edificio più piccolo, il cosiddetto Tesoro, decorato da uno straordinario fregio con metope scolpite oggi conservate al Museo. Rientro a Sorrento nel pomeriggio.Paestum