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Vesuvio Mezza Giornata

Pick up direttamente dal proprio albergo o dal meeting point indicato, dove, si attraversano i comuni facenti parte della penisola sorrentina e si prosegue verso la Statale 145 "Sorrentina", da dove si può ammirare dall'alto la penisola sorrentina in tutto il suo splendore!!!

Dopo un viaggio di circa 45 minuti lungo la costa si raggiunge l'autostrada fino a Torre del Greco per iniziare l'ascesa del Monte Vesuvio. Si tratta di un vulcano particolarmente interessante per la sua storia e per la frequenza delle sue eruzioni.
Fa parte del sistema montuoso Somma ed è alto 1281 metri. È situato leggermente all'interno della costa del golfo di Napoli, ad una decina di chilometri ad est del capoluogo campano. Il Vesuvio costituisce un colpo d'occhio di inconsueta bellezza nel panorama del golfo, specialmente se visto dal mare con la città sullo sfondo. Dopo l'eruzione del 1944, il Vesuvio è in fase di quiescenza.

Tale periodo di riposo appare atipico, per cui la ripresa dell'attività eruttiva pare fortemente in ritardo. Per questo, si ritiene che il Vesuvio sia uscito dal tipo di attività studiato. Per qualche motivo ancora misterioso, il condotto, praticamente sempre aperto dal 1631, deve essersi ostruito in profondità, o devono essersi svuotate le "sacche" di magma che alimentavano l'attività ciclica, per cui il vulcano è tornato all'apparenza inerte, come doveva essere prima del 1631.

In giornate limpide il vulcano più famoso d'Europa, offre panorami spettacolari e suggestivi, lasciando spaziare l'occhio tra mare, isole e gli scavi archeologici delle città sepolte dall'eruzione del 79d.c. . Già alcuni anni prima, nel 62, un terribile terremoto, premonitore della ben più grave catastrofe che si sarebbe abbattuta sulla città di lì a pochi anni, colpì Pompei e la città di Ercolano nonché altri centri della Campania. Sin dall'alba di quel giorno del 79 apparve sul Vesuvio una grande nuvola a forma di pino.

Alle dieci del mattino i gas che premevano dall'interno fecero esplodere la lava solidificata che ostruiva il cratere del vulcano, riducendola in innumerevoli frammenti, i lapilli, insieme con una pioggia di cenere così fitta da oscurare il sole. Fra terribili scosse telluriche ed esalazioni di gas venefici, la città cessò d'esistere quello stesso giorno, rimanendo per secoli sepolta sotto una coltre d'oltre sei metri di cenere e lapilli. Si arriva fino a quota 1.000 con il pullman, dopodiché si prosegue lungo il sentiero che raggiunge la vetta fino all'impressionante vista del cratere per la visita con guide alpine specializzate.

L'escursione è inoltre integrata da una visita al Museo Mineralogico Campano di Vico Equense, (da effettuarsi all'andata o al ritorno a seconda delle esigenze). La struttura è, per il numero, la varietà e la rarità dei suoi minerali, uno dei musei scientifici più importanti di tutta la Campania, vanta di una collezione raccolta nel corso di oltre cinquanta anni di ricerca dell'Ing. Pasquale Discepolo.
Vi sono oltre 3500 minerali di 1400 specie diverse provenienti da tutto il mondo. Studiosi italiani e stranieri hanno provveduto ad arricchire la collezione grazie alle loro numerose donazioni.

Rientro a Sorrento nel primo pomeriggio.Vesuvio